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Subirrigazione: più efficienza con meno acqua

L'acqua del Pianeta è sempre meno per cui cresce la necessità di sfruttarla al meglio. Plantgest ha chiesto all'agronomo Silvio Fritegotto ed a Giulia Giuffrè di Irritec d'illustrarci i vantaggi di questa tecnica.

Subirrigazione: più efficienza con meno acqua - Plantgest news sulle varietà di piante

L'acqua oggi ricopre il 71% del pianeta Terra e solo lo 0,65% è disponibile per gli esseri viventi

Fonte immagine: @ Ju1959jjj - Pixabay

L'acqua oggi ricopre il 71% del pianeta Terra. Il 97% si trova negli oceani ed il 2,1% nelle calotte polari e nei ghiacciai. Solo lo 0,65% è la parte disponibile per tutti gli esseri viventi, distribuita tra fiumi, laghi, falde acquifere, terreno ed atmosfera. Un cucchiaino da caffè rispetto ad un'enorme cisterna. Senza dimenticare che la situazione sta progressivamente peggiorando, a causa sia dei cambiamenti climatici in corso e sia per il continuo aumento della popolazione e delle crescenti esigenze sul tenore di vita.

Alcuni studiosi pensano che oggi a vivere in condizione di stress idrico sia un terzo della popolazione mondiale e che 840 milioni di persone non hanno acqua potabile (Fonte ottavo World Water Forum di Brasilia in Brasile tenutosi a marzo). Inoltre tra sette anni un essere umano su due vivrà in un’area del Pianeta dove sarà difficile accedere alle risorse idriche. Siccità e fenomeni climatici estremi ridurranno l’accesso alle risorse idriche.

L'agricoltura sfrutta il 69% dell'acqua disponibile. E' quindi cosa è possibile fare per consumarne meno? Sono diverse le cose da fare per tentare di cambiare la situazione ed invertire il trend. In primis deve risparmiare le risorse idriche e razionalizzare l’acqua. Ecco che le nuove tecniche d'irrigazione a goccia vanno in questa direzione. Tra quelle più recenti ed avanzate c'è la subirrigazione, che consiste nell'interramento delle ali gocciolanti ad una profondità tale da irrigare le piante in prossimità del loro apparato radicale attivo. Essa deve mantenere umido il terreno e dare luogo ad una risalita capillare dell'acqua. 

 
Un impianto di nocciolo ad irrigazione a goccia sotterranea

Un impianto di nocciolo con irrigazione a goccia sotterranea del sistema Rootguard®
(Fonte foto: Irritec - www.irritec.com)


"La subirrigazione può svolgere un ruolo importante - spiega Silvio Fritegotto, agronomo (www.fritegotto.it) -, anche se oggi è ancora poco applicata. Questa tecnica, a mio avviso, è l'evoluzione dell'irrigazione a goccia. Quest'ultima ha un'efficienza che arriva facilmente al 90% mentre con la subirrigazione è possibile arrivare al 96-98%, grazie all'eliminazione delle perdite per evaporazione. Ci sono anche vantaggi pratico-agronomici: ad esempio la mancanza dei tubi in superficie che facilitano alcune operazioni colturali, in particolare nelle colture poliennali, e la capacità di ridurre la diffusione delle malerbe, impedendo l'arrivo dell'acqua in superficie. I principali svantaggi sono dati dai maggiori costi: sia per la messa in opera dell’impianto che per una corretta manutenzione e pulizia.
E per il futuro? Per le colture poliennali, ad esempio il nocciolo (che richiede il terreno libero dai tubi per le operazioni di raccolta) è quasi una necessità. Gli argomenti di maggiore efficienza e di facilità per le lavorazioni meccaniche in superficie, porterebbero a considerare un futuro positivo. E' però necessario sottolineare che per ottenere buoni risultati con questa tecnica bisogna conoscere bene il terreno e gli aspetti agronomici. Qui lo sbaglio si paga caro. Per esempio l’attenta valutazione della capillarità dei terreni è fondamentale ed una volta deciso è importante la corretta scelta dei parametrici tecnici della linea gocciolante".


 
Frutteto con irrigazione a goccia sotterranea del sistema Rootguard®

Messa in opera del sistema Rootguard® in un frutteto
(Fonte foto: ©Irritec - www.irritec.com)


"L’irrigazione a goccia sotterranea - spiega Giulia Giuffrè di Irritec Spa - è il metodo che assicura la più lenta evaporazione dell’acqua, assicurando un’efficienza almeno del 95%. Rispetto al sistema in superficie, dando la stessa quantità d'acqua, la subirrigazione umidifica quasi il doppio dell’area. Inoltre favorisce il movimento idrico e diminuisce le perdite di percolazione. Per questo la subirrigazione è la soluzione auspicabile in caso di terreni in pendenza.
Permette tra l'altro un risparmio di manodopera: più agevole distribuzione dei fertilizzanti, ridotta presenza di erbe infestanti e assenza di manutenzione. Direi quindi che la subirrigazione è una tecnica all'avanguardia e di prospettiva.
Noi proponiamo l’ala gocciolante autocompensante, realizzata con tecnologia Rootguard®. Un impianto Rootguard® distribuisce l’acqua per capillarità ad una profondità che varia da 10 a 75 cm sotto la superficie, creando un’area umida continua lungo i filari delle piante ed evitando l’occlusione dei gocciolatori da parte dell’apparato radicale.
Oggi la subirrigazione si applica principalmente su colture arboree e seminativi, ma grazie alla sua versatilità si sta facendo spazio in un sempre più ampio numero di colture. Una volta installato l’impianto, se ne riparla dopo decenni. Per questo Irritec s'impegna da anni nella ricerca delle più innovative ed efficaci soluzioni irrigue che permettono di rendere oggi l'irrigazione più affidabile, duratura ed economica nel lungo periodo. L’agricoltore che l’ha scelta una volta, per nostra esperienza non torna più indietro. Ciò lascia pensare che si diffonderà sempre più, anche nei paesi in via di sviluppo, per i quali l’efficienza idrica è indispensabile".

Autore: Lorenzo Cricca
© Plantgest - riproduzione riservata

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